Le Giornate Nazionali dei Castelli continuano anche nel 2022 a valorizzare per il grande pubblico e per gli studiosi le architetture fortificate di ogni scala e stato di conservazione: sono un asset italiano rilevante che, pur avendo perso le originarie funzioni difensive, rappresenta un volano culturale, storico, architettonico e turistico per tutti i territori del nostro paese, soprattutto per quelli più impervi o ancora fuori da rotte di visita consolidate.
Il tema che affronteremo in ogni sito prescelto per la XXIII edizione attraverso eventi, manifestazioni, conferenze, mostre, passeggiate, presentazioni di libri, visite guidate, 3D incluso, è la sostenibilità di queste architetture e del loro paesaggio, declinata a partire dal restauro e dall’accessibilità afferma Fabio Pignatelli della Leonessa, presidente della Onlus organizzatrice.
l siti della Sezione Sicilia partecipante all’edizione 2022 sono il Castello di Racalmuto (AG), il Castello di Sperlinga (EN) ed il Castello Branciforti (Raccuja – ME)
Castello di Racalmuto (AG) detto “CHIARAMONTANO”
In prossimità di una stazione di posta (rahal), identificata con il nome del proprietario Mut (da cui Rahal Mut), sorse in epoca sveva il primo nucleo del castello, la cui fondazione è da inquadrare nell’ambito del piano di Federico II di porre fine al vasto emirato, che copriva quasi l’intera Val di Mazzara, con la realizzazione di diversi castelli demaniali.
Una prima menzione del castello risale al 1271, quando Carlo d’Angiò assegnò il feudo di Racalmuto, già di Federico Mosca, a Pierre Nigrelli de Beaumont. Dopo la Guerra del Vespro, il feudo ritornò ai Mosca, per poi passare ai Chiaramonte, dopo il matrimonio di Isabella Mosca con Manfredi I Chiaramonte. Alla fine del Duecento Costanza Chiaramonte sposa ad Antonio Del Carretto, capostipite della famiglia feudataria di Racalmuto per i successivi cinque secoli.
Il complesso ha un perimetro a forma di pentagono irregolare, con una massiccia struttura muraria, che si articola su tre elevazioni, due torri cilindriche angolari sul lato orientale, e due portali: il più grande, con una cornice in conci squadrati, e l’altro ingresso ad arco acuto con decorazione bicroma. Trecenteschi sono l’edicola votiva posta a lato dell’ingresso e le due bifore poste al primo piano, che si affacciano sulla corte interna, e l’ambiente oggi adibito a sala convegni.
Rilevanti opere di ristrutturazione si ebbero alla metà del XVI secolo. Furono realizzate diverse aperture: il grande arco a tutto sesto a piano terra, il grande blocco quadrangolare, che chiude il complesso a sud-ovest, e il balcone tra le due torri, sorretto da cinque mensoloni prospiciente la vallata a nord est della città.
Estintisi i Del Carretto (1716), la contea passò a Giuseppe Antonio Requesenz. Ultimo conte di Racalmuto, agli inizi del Novecento fu Francesco D’Ayala Valva Grifeo. Attualmente il castello è di proprietà del Comune. Gli interventi di restauro degli ultimi decenni del secolo scorso hanno consentito una fruizione dell’intero complesso.
Sec. XIII, con restauri e ampliamenti nei secoli successivi
Aperto tutti giorni a ingresso gratuito, dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00 (Visite guidate solo su richiesta e prenotazioni per gruppi)
Tel: 0922948820 (per il castello)
Riguardo lo svolgimento dell’evento “Giornate Nazionali dei Castelli – edizione 2022” presso il Castello di Racalmuto, si avvisa che non si potrà svolgere nelle giornate del 24 e 25 settembre 2022 a causa della coincidenza con le elezioni politiche e regionali 2022 e si rimanda a data da destinarsi.
Tel: 3477996510 (Giuseppe Ingaglio, per l’Istituto Italiano dei Castelli e del Club Rotary Canicattì)
E-mail peppuccio.ingaglio@allice.it (e-mail del responsabile dell’evento).
Castello di Sperlinga (EN)
Notizie storiche
Il castello di Sperlinga costituisce un’emergenza architettonica dominante nel contesto paesaggistico circostante, in quanto sorge su una emergenza rocciosa tra i monti Nebrodi e le Madonie nel cuore della Sicilia centrale, da cui si gode un panorama spettacolare anche dell’Etna. A partire dalla fine del secolo XVI, ai piedi del castello, nasce l’attuale centro urbano di Sperlinga, come ampliamento del precedente borgo medievale. Nel XVIII secolo, sul lato ovest, all’esterno del castello ma nell’ambito della cinta muraria di epoca normanna, fu costruita la chiesa dedicata alla Madonna della Mercede, edificio di interesse storico.
Il complesso castrale, costruito direttamente sulla roccia e dentro di essa, è caratterizzato da una planimetria irregolare, con diversi corpi di fabbrica distribuiti su più quote. Presenta una pianta oblunga di circa 200 m di lunghezza per 15 di larghezza, posta in cima alla rupe alta circa 70 m dal piano di Piazza Castello. L’insieme architettonico evidenzia particolari, suggestive e ardite soluzioni costruttive capaci di armonizzare i preesistenti ambienti rupestri con le opere murarie medievali.
Il complesso degli ambienti ipogeici risulta interamente conservato. Gravi distruzioni subirono invece nel tempo le parti in muratura, tutto il castello è stato restaurato negli anni ’80 e ‘90 del ‘900
Sabato 24 Settembre 2022 – Visita guidata
Evento organizzato con Comune di Sperlinga e Pro-Loco di Sperlinga
La visita guidata comprende: Il Castello rupestre scavato nella roccia con ipogei risalenti al III e al II secolo A.C. e ambienti medievali. Il Borgo rupestre (agglomerato di circa 50 grotte abitate fino agli anni ’60 dalle famiglie più povere che fanno di Sperlinga la piccola Matera di Sicilia). Scorci rupestri e panorami mozzafiato. I laboratori di tessitura con la dimostrazione delle tessitrici con l’antico telaio.
Le storie di persone, credenze, fatti storici come quello legato alla strenua resistenza di una guarnigione francese assediatasi per 15 mesi all’interno del maniero durante i Vespri siciliani del 1282, da cui è nata la legenda che i soldati francesi lanciavano piccole forme di ricotta fatte con il latte delle donne per dimostrare agli spagnoli ed ai siciliani che avrebbero potuto resistere a lungo all’assedio. Le origini del dialetto Gallo-italico ancora parlato dalla popolazione. Degustazione di alcuni prodotti locali e del tipico dolce “u torton”, (pasta di pane fritta passata su zucchero e cannella).
Durata del tour circa 2 ore. Dislivello medio 50 m. Percorso di accesso facilitato per un pubblico con precaria deambulazione.
Ingresso al Castello gratuito, senza prenotazione.
Visita guidata a pagamento con prenotazione, costo 5 €
Mostra all’interno delle stanze del Castello, promossa dalla Sezione Sicilia dal titolo: 1998 – 2018. Venti anni del Premio Nazionale di Laurea “Salvatore Boscarino” a cura di Fulvia Caffo.
Contatti per informazioni: architetto Fulvia Caffo – Tel: 3346040589
E-mail: fulviacaffo@gmail.com
Segreteria Sezione Sicilia 095 504929, aperta il martedì, ore 16.00/19.00
E-mail: sicilia@istitutoitalianocastelli.it
Castello Branciforti – Raccuja (ME)
Riguardo lo svolgimento dell’evento “Giornate Nazionali dei Castelli – edizione 2022” presso il Castello Branciforti, si avvisa che non si potrà svolgere nelle giornate del 24 e 25 settembre 2022 (coincidenza con le elezioni politiche e regionali 2022) e si rimanda a data da destinarsi.
Per informazioni:
Marullo Michaela Stagno d’Alcontres – Tel: 3356116853
Maria Melia – Tel: 3403543523